Nel 2025 ricorre il IV centenario della nascita del pittore Carlo Maratti (Camerano, Ancona 1625 – Roma 1713), artista attivo a Roma per più di 60 anni e di indubbia fama ai suoi tempi, conteso da papi, cardinali, mecenati, collezionisti e regnanti di tutta Europa. Infatti, dopo la scomparsa di Pietro da Cortona (1669) e di Gian Lorenzo Bernini (1680), egli fu riconosciuto universalmente quale caposcuola della pittura romana e protagonista assoluto dell’ambiente artistico a Roma nel tardo Seicento. Carlo Maratti nella sua lunga attività ha lasciato pale di soggetto sacro nelle più importanti chiese barocche a Roma e nei maggiori centri d’Italia e d’Europa; ha dipinto ritratti di papi, cardinali, personaggi dell’aristocrazia e banchieri, mentre i ‘milordi’ inglesi in viaggio in Italia facevano a gara per farsi ritrarre da lui. Pittore prescelto di casa Altieri, ha dipinto il soffitto della sala della Clemenza a palazzo Altieri con una grande composizione allegorica celebrativa del papa di famiglia.
La sua produzione comprende un piccolo corpus di 13 incisioni originali giovanili, per lo più di soggetto mariano, ma soprattutto più di 400 incisioni tratte sia da suoi disegni di straordinaria qualità, destinati ad ornare frontespizi di libri e tesi, sia dai suoi dipinti più significativi.
La modalità di far riprodurre le sue opere appena dipinte, prima che venissero poste sugli altari o spedite fuori Roma – è il caso della Morte di san Francesco Saverio nella chiesa del Gesù, del Transito di San Giuseppe per l’imperatrice Eleonora d’Asburgo, della Madonna del Rosario per l’Oratorio di Santa Cita a Palermo – o chiuse in collezioni private – è il caso del banchiere Niccolò Maria Pallavicini, suo grande mecenate – gli assicurò una grande notorietà e la massima circolazione delle sue più geniali invenzioni in tutta Europa.
La mostra rientra fra le iniziative del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del IV centenario della nascita di Carlo Maratti, è ideata e curata da Simonetta Prosperi Valenti Rodinò e Stefano Papetti e si svolgerà a Camerano, presso la Chiesa di San Francesco, dal 17 luglio al 14 settembre 2025 e successivamente ad Ascoli Piceno, presso la Pinacoteca Civica dal 26 settembre al 23 novembre 2025, per concludersi a Roma.
Saranno esposte 44 tra le incisioni più significative del pittore, provenienti dalla Pinacoteca Comunale di Ascoli Piceno, dalla Collezione del Comune di Camerano e dalla Biblioteca Comunale F. Spezioli di Fermo.
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