CARLO MARATTI. Strategie comunicative e promozione della propria opera

Il 20 gennaio p.v. si inaugurerà presso la Pinacoteca Civica di Ancona «Francesco Podesti» la seconda tappa della mostra Carlo Maratti. Strategie comunicative e promozione della propria opera.

Nel 2025 ricorrerà il IV centenario della nascita del pittore Carlo Maratti, figura centrale della pittura romana ed italiana della seconda metà del Seicento che ebbe importanti influenze nella produzione artistica del secolo successivo, riuscendo nel difficile compito di conciliare le due opposte tendenze artistiche del tempo: il classicismo mediato da Raffaello e la magniloquenza del barocco, dando vita ad uno stile inconfondibile apprezzato in tutta l’Europa del tempo.

La figura di Carlo Maratti, che in vita fu celebrato come il massimo pittore del suo tempo ed è tutt’ora molto noto agli studiosi, merita di essere conosciuto dal grande pubblico e questo è l’obiettivo della mostra, partendo proprio dalla città di Camerano dove è nato l’artista.

Ma fu a Roma che Maratti, seguendo anche in questo campo il magistero di Raffaello, diede vita ad un modello organizzativo unico del proprio studio finalizzato alla promozione di se stesso e della sua attività artistica. Aveva elaborato una complessa strategia che comprendeva la realizzazione di numerose repliche delle sue opere di maggior successo eseguite dai collaboratori a lui più vicini, la realizzazione di varianti autografe e la circolazione di stampe di riproduzione che facevano conoscere le sue creazioni ad un vasto pubblico di artisti e di appassionati.

La sua stessa abitazione era organizzata come un luogo destinato a far crescere la popolarità dell’artista e della sua attività, invogliando così collezionisti e committenti a servirsi del suo pennello o ad acquistare opere già pronte.

L’esposizione che è composta da 29 opere tra dipinti, disegni e stampe, intende proprio affrontare per la prima volta questo aspetto non marginale della sua attività, attraverso la presentazione di opere autografe che ne testimoniano la capacità di rielaborare i medesimi motivi per soddisfare committenti diversi, di tele destinate alla devozione privata che ne documentano la capacità di dare nuova forma ai contenuti della tradizione iconografica, di repliche uscite dalla sua stessa bottega – in qualche modo da lui stesso autorizzate – ed incisioni che hanno favorito la diffusione delle sue immagini.

La tappa alla Pinacoteca Civica «Francesco Podesti» di Ancona sarà arricchita, dal disegno autografo di Osimo, messo a confronto con la pala d’altare marattiana Madonna con Bambino e Santi conservata presso la Pinacoteca. Questo eccezionale confronto mostra come Maratti preparasse accuratamente le sue opere soprattutto, come in questo caso, quando aveva un committente molto esigente al quale doveva presentare il lavoro per approvazione.

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